Weekly Pill – YAYOI KUSAMA

🇮🇹 🔴 FACCIAMO IL PUNTO. PUNTI DI FORZA, PUNTI DEBOLI. PUNTI MORTI. E SIAMO PUNTO E A CAPO.

#Lunedì di tutto PUNTO con la regina indiscussa dei #pois, YAYOI KUSAMA, artista giapponese di fama internazionale e, per quel che mi riguarda, impareggiabile icona di stile. Una donna che non passa inosservata; tutta pallini, con quel suo caschetto rosso fuoco che sembra un’eruzione del vulcano #Sakurajima.Yayoi Kusama dice di combattere il dolore, la paura e l’ansia creando arte e io scommetto passerebbe la quarantena disegnando miliardi di pallini. E voi? Come gestite dolore, ansia e paura?

⭕A #Dunedin (Dunedin Public Art Gallery), in Nuova Zelanda, qualche anno fa, sono capitata anche in una sua installazione, The obliteration room, una stanza ammobiliata totalmente bianca nella quale si chiedeva ai visitatori di incollare dei punti adesivi colorati collaborando, così, alla trasformazione dello spazio. Che dire? Mi sono data alla pazza gioia.9

⚪#YayoiKusama ha un’infanzia tormentata e trova nell’arte un mezzo di fuga ed espressione. La sua carriera decolla negli USA negli anni ’60. Al suo ritorno in Giappone come artista già affermata, cade in una profonda depressione, trovandosi a fronteggiare tempi difficili in cui l’ #ArteTerapia si mostra per lei salvifica. La sua rinascita avviene negli anni ’90, con l’allestimento di mostre personali in tutto il mondo.


🇬🇧 ⚫CONNECTING THE #DOTS ~ This #WeeklyPill is dedicated to the ‘the queen of polka dots’, Yayoi Kusama, a Japanese contemporary artist. She employs painting, sculpture, performance art, and installations in a variety of styles, and her work is provocative.

She is spending her #quarantine time drawing polka dots, I guess. And you? How are you fighting your demons?

🔵 In the late 1950s Kusama moved to New York, where she became famous. In 1973 she returned to #Japan in hill health. She battled depression due to the racism and sexism she experienced and to childhood traumas. Through #ArtTherapy, she was able to rise from the ashes of her #depression. Later she rose again. In the 1990s she had an internationally renowned artistic presence, with solo exhibitions all over the world.

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