Weekly Pill – Hindi Zahra

🇮🇹  FATE L’AMORE, NON LA PAURA! ~ Ho riflettuto molto sulla pillola di questo lunedì. Volevo evitare di proporre qualcosa di eccessivamente pesante perchĂ© siamo giĂ  in un clima abbastanza teso*. Offro un po’ di vento tra i capelli, un vento che ci fa fare facce sorridenti e sceme. Per questo vi dedico le parole di una canzone di un’artista franco-marocchina che amo e che ho avuto il piacere di vedere qualche anno fa mentre azzannava il palco, Hindi Zahra. Azzannare, perchĂ© il palco lei se lo mangia, con la forza ed eleganza di un puma della Patagonia (eh, sto vedendo piĂą documentari del solito, sì).

Un po’ di lussuria e doppi sensi oggi. << Ho bisogno di quel tocco, quel contatto, quell’amore che brucia ancora. Ho bisogno di quel fuoco. Questa volta andremo piĂą in alto. Chi andrĂ  per primo? Chi andrĂ  a fondo? Chi amerĂ  di piĂą?>>. (Tratto e tradotto dalla canzone Cabo Verde, dall’album Homeland di Hindi Zahra, 2015)

Non so. Forse vorrei dirvi semplicemente: “Fate l’amore, non la paura, non il panico.”. L’amore come si può, come lo si concepisce, ampiamente inteso, senza barriere. Fatelo intensamente!

đź‘© Hindi Zahra è una cantante franco-marocchina nata a Khouribga nel 1979. “Minuta, il volto incorniciato dai lunghi capelli neri, le mani ricoperte dai suoi consueti anelli”, come la descrive Chiara Comito in un articolo de L’internazionale, Hindi incide il suo primo album, Handmade, nel 2010. Cinque anni dopo, esce il suo secondo album in studio, Homeland. Canta in francese, inglese, tamazight e in arabo marocchino fondendo piĂą stili musicali, facendo ribollire il Mediterraneo. La realtĂ  è che imbrigliarla in una definizione è difficile. Hindi Zahra è tante cose, “tanta roba”.

* Nota: Sul “clima abbastanza teso”: sì, forse è vero che la stiamo facendo troppo tragica o troppo romantica, come ha detto qualcuno con una punta di cinismo. Sono d’accordo, nel mondo e nell’Italia stessa ci sono situazioni ben peggiori (sulle quali, tra l’altro, si fonda il benessere di pochi e anche noi comuni mortali siamo i pochi di qualcun altro). E’ vero, siamo viziati, abituati a fare quel che vogliamo, a frignare, a non saper guardare al di fuori del nostro orticello. E’ tutto vero, ma magari questa privazione tanto sofferta della quotidianitĂ  potrĂ  far scattare qualche molla, farci riflettere sul nostro privilegio. Mi piace credere nell’essere umano perchĂ© altrimenti preferisco suicidarmi stoicamente (dopo aver scritto un libro che mi renda famosa post mortem però). 


🇬🇧 Make love, not fear !~ This #WeeklyPill comes from a lustful and captivating song by Hindi Zahra, a singer I adore. It’s a very tense period (for Italy, at least!). For this reason, I was looking for something lighter to share with you.

<<I need that feel, that touch, that burning love again. I need that fire. This time we’ll go higher. Who will go first? Who will go deep? Who will love more?>> (Cabo Verde by Hindi Zahra’s Homeland , 2015)

Let’s love! Spread your love in your own way! Love who or what you want to! Love intensely! Make love, not fear, not panic.

đź‘© Hindi Zahra is a Franco-Moroccan singer and  and much more than that.

Handmade, her first album, was released in 2010. In 2015 her second studio album Homeland was released. She sings in many languages (French, English, Moroccan Arabic and Tamazight. She travels through different music styles boiling the sea.

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